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Jessie Burton racconta i retroscena del suo nuovo romanzo


È appena uscito per La Nave di Teseo il nuovo romanzo di Jessie Burton, autrice del best seller "Il Miniaturista" (2014).


"La Casa del Destino" è l'attesissimo sequel del suo primo successo, che ci riporta nelle atmosfere dell'Olanda del XVIII secolo, tra segreti familiari, sogni e destino.


Nell’età d’oro di Amsterdam, nel 1705, Thea Brandt compie diciotto anni ed è pronta ad accogliere l’età adulta a braccia aperte. Walter, l’amore della sua vita, l’aspetta nel teatro della città, ma a casa i problemi sono all’ordine del giorno: suo padre Otto e la zia Nella litigano all’infinito, e la famiglia Brandt è costretta a vendere i propri mobili per sopravvivere. Nella cerca disperatamente di salvare la famiglia e mantenere le apparenze, nella speranza di trovare a Thea un marito che le garantirà il futuro. Così, quando ricevono un invito al ballo più esclusivo di Amsterdam, la felicità sembra bussare finalmente alla loro porta. Nuove speranze entrano nella loro vita, promettendo un futuro radioso. Nella non ha dimenticato il miniaturista che è entrato nella sua vita diciotto anni prima per giocare con il suo destino. Forse, ora, è tornato per lei...



Ho avuto il piacere di incontrare Jessie Burton in occasione di una tavola rotonda presso la casa editrice La Nave di Teseo: l'autrice ha parlato del suo nuovo romanzo, svelando interessanti retroscena sulla genesi dell'opera e sulle sue modalità di scrittura.


"Pensavo che il mondo del Miniaturista fosse finito" ha esordito "Ma poi mi sono accorta che la fine del mio libro era in realtà un nuovo inizio: c'era ancora molto da dire e da esplorare."


"La casa del Destino" è però molto più di un semplice sequel: rispetto al Miniaturista, è un romanzo che punta maggiormente sull'interiorità dei personaggi e sulla ricostruzione della loro psicologia. Un romanzo spirituale, in un certo senso, ma soprattutto simbolico: numerosi gli elementi metaforici di cui è pervaso il testo, come il richiamo al giardino visto come simbolo di promesse sul futuro ma anche come luogo del dolore.


Non a caso una tematica centrale, come ha sottolineato la stessa autrice, è il potere dell'immaginazione, che non sempre è positivo. La fantasia e l'arte possono confortare, ma talvolta illudere e persino intrappolare. È quello che accade alla protagonista Thea, in particolare nel rapporto con il suo innamorato Walter: la giovane non lo vede per com'è realmente, ma si lascia confondere dall'immaginazione e dalla propensione a creare un suo mondo interiore.


Thea è però un personaggio forte e intraprendente. La sua caparbietà richiama la forza di volontà di sua zia Nella, protagonista de "Il Miniaturista". Nella vede nella nipote una se stessa più giovane, non ancora delusa dalla vita, e vorrebbe preservarla dalle sofferenze e indirizzarla verso la strada che ritiene migliore.


I personaggi femminili creati dalla Burton sono tanto "potenti" da far sorgere il dubbio che siano dotati di una volontà propria, che vada oltre quella dell'autrice.

"Non sapevo in anticipo quello che sarebbe accaduto ai miei personaggi" racconta lei. "Ho la tendenza a guidare le loro azioni ma a volte sento di dover fare un passo indietro, come se fossero persone reali".


Jessie Burton ha poi raccontato come ha svolto il processo di documentazione per ricostruire le atmosfere dell'Olanda di inizio Settecento. Rispetto al suo primo romanzo la fase di ricerca è stata meno intensa, in quanto aveva già studiato gran parte delle fonti per "Il Miniaturista". Oltre ai documenti scritti, l'autrice si è ispirata ai dipinti d'epoca e ai luoghi storici — come il teatro Schouwburg, che oggi è un hotel di lusso.


"Ciò che mi interessava era soprattutto ricostruire i dettagli: come le persone mangiavano, affrontavano il lutto, pregavano..."


Una particolare focalizzazione sulla società e sui suoi meccanismi, come si evince da alcune tematiche messe in luce dal romanzo, quali i pregiudizi e il razzismo all'epoca dell'imperialismo olandese.


Un romanzo complesso, dunque, che ha richiesto ben tre riscritture da parte dell'autrice durante il periodo della pandemia da Covid. Il risultato è una storia coinvolgente e intrigante, ma anche in grado di far riflettere il lettore.


Ringrazio La Nave di Teseo per questa straordinaria opportunità.



"La Casa del Destino" vi aspetta in libreria e su Amazon!






Articolo a cura di Lavinia Fonzi


















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